mercoledì 22 novembre 2023

Giochiamo con la gravità!

Riccardo Majewski ci racconta la sua ricerca e uno dei tanti modi non convenzionali di usare Rhinoceros.

Il mio obiettivo era quello di “verificare” se le mie conoscenze da scuola superiore mi avrebbero permesso di ottenere una immagine simile a quelle già viste altrove (Tipo in Interstellar, il più famoso, ma erano già state fatte delle simulazioni con risultati simili decenni prima…).

La mia intenzione non era quella di ottenere l’effetto di un “render”, sapevo sin da subito che non avrei potuto usare materiali, trasparenze, ecc ecc… era più una “sfida matematica” a tempo perso.

Ad esempio, qui: This Is The First Image Of A Supernova Predicted To Appear In The Sky | IFLScience 2 , si vede come una serie di buchi neri crea una lente gravitazionale che permette di vedere allo stesso tempo la stessa galassia lontana ben tre volte. (Ognuna delle tre immagini ha una “età” diversa… e con questo gli scienziati sono riusciti a prevedere l’immagine del brillamento di una supernova…)

E, piacevolmente, con il mio script ho ottenuto risultati simili:



… qui, lo stesso buco nero è visibile 4 volte! (e quasi 6, altre 2 nascosto dietro gli altri dischi) … solo che per via della risoluzione della immagine si vede bene solo due volte…

Dato che non c’è un background o cielo da vedere, gli unici oggetti che si possono vedere sono i buchi neri stessi con i loro dischi… dovrei giocare ancora con questo script e aggiungerne funzionalità…


La base delle formule che ho usato è come detto sopra: ho reso unitaria la velocità della luce (c) e la costante gravitazionale (G) e questo ha fatto diventare semplice calcolare il raggio dell’orizzonte degli eventi, che diventa uguale alla massa del buco nero.

Il resto è un semplicissimo sistema particellare (come un normale simulatore di orbite, dove qui però non sono ellittiche) dove le particelle viaggiano a velocità costante, e restituiscono un colore nel momento intercettano uno dei bersagli o finiscono dentro un orizzonte…

La presentazione completa di Riccardo a questo link